Voci dal Flaminio: Castro, BergaMirco e Burton

Voci che ho raccolto e articolo che ho scritto per il sito di Radio R101

Allo stadio Flaminio nell’immediato post-partita di Italia-Irlanda ad aleggiare tra giocatori, tifosi e giornalisti è soprattutto la rabbia. Quella rabbia amara che ti lascia una sconfitta arrivata solo sul filo di lana dopo aver già assaporato il gusto di una grande vittoria.
Cose che capitano nello sport, ma che forse alla nazionale di rugby succedono un po’ più spesso che ad altri. Ieri l’Italia ha dato l’ennesima dimostrazione di poter giocare alla pari – e anche meglio – di avversari più titolati e dalla tradizione importante. Ieri però l’Italia ha anche dato ancora una volta dimostrazione di immaturità, che potrebbe essere superata solo con una grande vittoria. Quel drop subito a due minuti dal termine, e soprattutto la gestione della palla nei 120 minuti successivi ne sono una dimostrazione. Il tentativo di calcio di Orquera da posizione quasi impossibile anziché giocare il pallone è sintomo di una squadra che in quel momento aveva subito un colpo troppo forte per le sue forze. Stanca? Certo, anche quello, ma non solo.
Sentiamo le voci di alcuni protagonisti raccolte a caldo.

PER SENTIRE CASTROGIOVANNI, MIRCO BERGAMASCO E KRIS BURTON CLICCATE QUI

 

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