Italia-Irlanda: reazioni a caldo

Flavia Carletti per Il Sole 24 Ore.com

«La partita non l’ha vinta l’Irlanda, l’abbiamo persa noi». Si può sintetizzare così il pensiero di Martin Castrogiovanni al termine della partita persa con l’Irlanda per 11 a 13. Amarezza e delusione sono le parole che meglio descrivono l’umore degli azzurri mentre lasciano lo stadio Flaminio dopo il primo incontro del Sei Nazioni 2011. «Perdere di due punti è peggio che perdere di 20», commentaMirco Bergamasco, che ammette di «non essere contento della mia prestazione». L’ala azzurra ha sbagliato un calcio piazzato al 30′ del primo tempo e la trasformazione della meta di Luke McLean a quattro minuti dalla fine della partita.

A vederla in prospettiva, quei due punti nel finale sarebbero stati preziosissimi, almeno per chiudere in pareggio. Quello che è mancato, comunque, al di là dei punti al piede del più giovane dei fratelli Bergamasco è stata la capacità di gestire l’incontro. «C’è mancata la freddezza e la capacità di mantenere il sangue freddo», ha ribadito Andrea Masi, che conferma la visione di Castrogiovanni. «È vero – sottolinea il tre quarti – la partita l’abbiamo persa noi». Per vincere un incontro «ci vuole intelligenza e capacità di gestione», continua Castrogiovanni, notando che «l’Irlanda l’ha fatto, noi dobbiamo gestire meglio e giocare per 80 minuti al 100%, mentre oggi siamo stati al 99,9 per cento». Che un miglioramento sia necessario è al di là di ogni dubbio, difficile trovare la ricetta.

Per il mediano di apertura Kristopher Burton, al suo primo Sei Nazioni, «dobbiamo essere più veloci», anche se Mirco Bergamasco ha riferito che negli spogliatoi il ctNick Mallett ha detto «di essere orgoglioso di quello che abbiamo messo in campo» e in conferenza stampa ha confermato la soddisfazione per come è andata la partita, a parte gli ultimi minuti, e per come ha giocato Burton. L’italo-australiano era stato schierato dal primo minuto alla mediana in coppia con il giovane Edoardo Gori, uscito però per infortunio al 10′ del primo tempo. Secondo il bollettino medico, per lui il Sei Nazioni 2011 è finito e il primo della lista per una convocazione è Fabio Semenzano. L’infortunio di Gori è una brutta notizia, non solo per le prossime quattro partite del torneo. Anche in ottica mondiale, con l’appuntamento di settembre e ottobre in Nuova Zelanda, non poter far giocare il giovane numero nove con continuità ad alti livelli potrebbe risultare un limite alla crescita del gruppo. Visto, però, che gli irlandesi saranno i nostri avversari diretti per il passaggio ai quarti di finale, Castrogiovanni chiude con una nota positiva: «Speriamo che, visto che oggi abbiamo perso noi, al mondiale perdano loro, così siamo tutti più contenti». Al di là delle battute, tra una settimana a Londra gli azzurri avranno davanti l’Inghilterra e appare necessario “portare quanto abbiamo fatto di buono oggi, rivedere gli errori e lavorare per non rifarli”, si augura Mirco Bergamasco.

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