La Gazzetta dello Sport di oggi. La firma è di Antonello Capone
Le tappe sono forzate, gli incontri proseguono anche di notte, la navetta Milano-Roma è continua. Fosse stata un’operazione normale si sarebbe persa tra mille riunioni e assemblee, visto che è eccezionale e in tempi strettissimi sta venendo a meraviglia: la Lega Serie A sta salvando Dahlia Tv, messa in liquidazione dopo il dietrofront del magnate svedese Wallenberg e ne sta facendo un vero e proprio investimento, fondando la prima tv della Lega. Una rivoluzione perii calcio e la tv, ma anche per il mercato dei diritti. La delegazione della Lega guidata dal presidente Maurizio Beretta e composta da Marco Bogarelli (Infront), Bruno Ghirardi (legale) ed Ezio Maria Simonelli (commercialista) ha già ottenuto Ok fondamentali dopo la delega a trattare dell’assemblea di venerdì (si riunisce anche il 28 e il primo febbraio) : dall’autorità garante della concorrenza e del mercato (Antonio Catricalà: «Tutelare gli abbonati»), al ministro delle attività produttive Paolo Romani, al liquidatore Mauro Paolini. Ora trattative con Gabriele Galateri di Genola, Franco Bernabè e Giovanni Stella di Telecom, socio Dahlia e concessionario rete di trasmissione. Supercoppa io Cina 3 anni La Lega affitterebbe il ramo d’azienda di Dahlia con marchio, diritti Tv (esclusiva per il digitale terrestre di 8 club per 2 anni) e gestione totale della tv, con personale quasi tutto di Filmaster. Entro due anni l’acquisto. La tv della Lega garantirebbe la concorrenza sul Dt; tutelerebbe i 270 mila abbonati ed eviterebbe la class-action; salverebbe buona parte dei 50 milioni di diritti che deve avere la A (21,5 quest’anno in cui ne ha già presi 8,5 e 30,5 quello venturo) e i soldi per la Lega B (Abodi ha ricevuto 1,5 su 9). La Lega infine si smarcherebbe dalle morse di Sky, Mediaset e Rai. Direbbe: considerate cari i diritti per A, Coppa Italia, Supercoppa? Okay, ce li teniamo e trasmettiamo su Dahlia… Beretta ha anche raggiunto l’accordo con per far giocare la Supercoppa per altri tre anni in Cina. Lascerà per diventare top manager UniCredit con questi nuovi colpi.
