Daniele Piervincenzi per Polis Quotidiano
Tra l’Ulster e la qualificazione ai quarti di finale dell’Heineken Cup ci sono gli Aironi e la sfida allo Zaffanella. Gli irlandesi sono ad un passo dalla prima storica qualificazione ai playoff. Un’attesa che dura da 12 anni.
I ragazzi di Belfast sono reduci da un’impresa. Una settimana fa hanno battuto a Ravenhill il Biarritz vice-campione d’Europa 9 a 6, con un piazzato di Humphreys da 52 metri a 2 minuti dallo scadere. Vittoria, questa, che ha permesso agli irlandesi di conquistare la prima posizione della Pool 4 in coabitazione proprio con il Biarritz che affronterà il Bath in casa. L’Ulster deve quindi battere gli Aironi e conquistare il punto bonus per avere la certezza di approdare ai quarti di finale e giocare la prima partita davanti al suo pubblico.
Declan Kidney, commissario tecnico della nazionale irlandese, ha premiato i risultati
ottenuti dalla franchigia convocando 5 giocatori per affrontare l’Italia nella prima giornata
del Sei Nazioni, mentre sei sono gli atleti convocati nei Wolfhound, la nazionale A che
affronterà i Saxons inglesi nella “polveriera” di Ravenhill. Il capitano Rory Best, Tom Court,
Stephen Ferris, Andrew Trimble e Paddy Wallace dopo il match allo Zaffanella andranno
dunque in raduno con la nazionale del trifoglio. Ma Brian McLaughlin, allenatore della
provincia irlandese dal 2008, non ha intenzione di farsi scappare il traguardo della qualificazione e schiera tutte le stelle di cui dispone nel XV che affronterà gli Aironi. A riposo solo gli infortunati Rory Best e BJ Botha.
L’Ulster ha organizzato un volo charter a prezzi scontati per consentire ai tifosi di poter
sostenere la squadra allo Zaffanella, e un maxi schermo è stato montato nello stadio
di Ravenhill per seguire il match in diretta. Da una settimana a Belfast si attende con
impazienza questa sfida, e lo stesso Brian McLaughlin ha intensificato gli allenamenti
per preparare il match con gli Aironi, “una squadra imprevedibile” ha dichiarato in conferenza stampa “l’abbiamo già affrontata e ci ha dato problemi. E recentemente ha battuto il Biarritz”. Massima attenzione, dunque, da parte della squadra irlandese.
Si farà sentire l’assenza di un leader come Rory Best, tuttavia saranno in campo le terze
linee più in forma della Magners League: Stephen Ferris e Willie Faloon, come flanker,
entrambi in lizza per un posto in nazionale in vista della Coppa del Mondo e con il numero
8 l’ariete sudafricano Pedrie Wannenburg, ball carrier di rara potenza. La mediana affidata a Ruan Pieenar, numero 9 degli Springboks arrivato questa stagione, e Ian Humphreys, decisivo nella vittoria contro Biarritz e convocato con la nazionale A irlandese. Ai centri la qualità e l’estro di Paddy Wallace, che giocherà in coppia con il velocissimo Nevin Spence, prodotto dell’ Accademia Phoenix e già nel giro della nazionale. Il triangolo allargato composto da Andrew Trimble e Simon Danielli, entrambi giocatori d’esperienza e di grande fisicità, e con la maglia numero 15 Adam D’Arcy, l’australiano arrivato in prova a settembre che si è conquistato la maglia da titolare grazie alle spiccate doti offensive. Sarà interessante seguire la sfida in prima linea fra Tom Court candidato ad una maglia da titolare nel primo match del Sei Nazioni e Fabio Staibano recentemente tornato in azzurro con la nazionale di Gianluca Guidi.

Nel 1999 l’Ulster la spuntò in finale con Colomiers. Da allora non sono più riusciti a superare il girone eliminatorio. Un grande traguardo per la squadra di Belfast.
Bella l’organizzazione difensiva degli irlandesi, la stessa che ha inchiodato il Biarritz una settimana fa, gli Aironi invece hanno visto tutte le certezze del proprio gioco venir demolite di minuto in minuto sotto le cariche di Wannenburg, le offensive del pack e il gioco cinico della cavalleria leggera. Le Ali, Trimble e Danielli, hanno continuamente messo incertezza alla difesa italiana, approfittando spesso di calci strampalati e ripiazzamenti difensivi tardivi.
La terze linee irlandesi immense, hanno passato un sabato pomeriggio a caccia degli aironi, portando placcaggi e offensive. Il gioco italiano anche nel suo momento migliore è sembrato affannato, mai pericoloso quando si infrangeva sulla linea dell’Ulster senza scomporre più di tanto gli irlandesi. Alcuni acuti, ma nel complesso un lento perire.
Ciao daniele, complimenti per il tuo commento. Utilissimo, visto che purtroppo non ho potuto vedere la partita
..mi spiace tanto per gli aironi, è una squadra e mi sta particolarmente simpatica, per l’ospitalità del uo stadio. Beh, continuerò a tifare per loro, e vedremo cosa farà l’italia il 5 a roma..