Non parla da tempo con i giornali. Rientrato da poco nel giro azzurro Lo Cicero ha infranto questa regola autoimposta, ma di rugby nemmeno l’ombra.
Da La Gazzetta di Parma, la firma è diVanni Buttasi
Da Parigi con il Catania nel cuore. Andrea Lo Cicero, pilone del Racing Mètro, segue il campionato di calcio dalla capitale francese nei telegiornali italiani, dove riesce a vedere anche degli spezzoni delle partite, soprattutto quelle della compagine rosso-azzurra.
«Sono al Racing Mètro da cinque anni – sottolinea il rugbista siciliano, colonna della nazionale azzurra -: in campionato siamo secondi, a due punti dalla capolista. Ma sono attento anche alle vicende del “mio” Catania. Purtroppo siamo in una delicata posizione di classifica. Adesso abbiamo cambiato anche l’allenatore (Simeone, ndr) e spero che il suo arrivo dia una scossa a tutto l’ambiente. Con tanti argentini in squadra, lui saprà trovare le giuste motivazioni e mi auguro che la ventata di novità porti anche dei punti, a cominciare proprio dalla partita con il Parma. Purtroppo, nel mondo del calcio, spesso non viene dato tempo all’allenatore di progettare, perché si vogliono subito i risultati».
Il pilone catanese del Racing Mètro si sofferma un attimo anche sul Parma: «Conosco bene
la città, un po’ meno la squadra, anche se ho visto che ha gli stessi punti del Catania: il suo percorso è simile a quello della mia squadra. Oggi, però, potrà contare sul sostegno del pubblico: è un aspetto da non sottovalutare. Pronostico? Spero che vinca il Catania, anche se le due squadre sono affamate di punti e una sconfitta potrebbe complicare la loro classifica. E poi il nuovo allenatore, magari, darà la carica giusta».
Lo Cicero si considera un «italiano atipico» e spiega il perché: «Gioco negli stessi orari
delle partite di calcio, così mi risulta difficile seguirle in diretta anche se il calcio è uno sport
molto bello. Talvolta, purtroppo, rovinato da alcuni delinquenti che dovrebbero stare in
carcere. Mi spiace che accadano cose di questo genere che fanno molto male allo sport».

One thought on “Lo Cicero torna a parlare. Ma solo di calcio…”