«Una partita senza storia: Bath straordinario ma noi abbiamo pagato caro un black out di 10′ nel primo tempo nel quale abbiamo subito 3 mete che ci hanno stroncato». Un rassegnato Franco Tonni legge il pesante ko che fa pagare un pesante tributo di infortuni.
«A un certo punto non avevamo più terze linee, abbiamo chiuso in difficoltà».
Il director of rugby della franchigia parla di immaturità:
«Non siamo ancora pronti a reggere il peso di due trasferte come quelle che abbiamo sostenuto prima a Cardiff e poi a Bath. Il nostro rugby è ancora debole per questi livelli anche se il Bath è stato veramente scatenato».
Tonni ammette che l’approccio mentale alla partita non è stato all’altezza, senno non si spiegherebbero tutti quei placcaggi mancati che hanno fatto da prologo in pratica a quasi tutte le 8 mete subite. Ma non sa dire se abbia influito il pensiero che, inconsciamente, forse si è fatto largo nella mente dei giocatori che la partita su cui puntare di più è la prossima sabato in casa contro l’Ulster. La chiusura è per due piloni che, secondo Tonni, vanno elogiati nonostante la batosta:
«Totò Perugini e Ulises Gamboa hanno giocato con un grande spirito di sacrificio. Vorrei fare loro i complimenti, soprattutto al secondo che ha tenuto 80′ durissimi nonostante non giocasse da tempo».
Intervista tratta dalla Gazzetta di Mantova del 16 Gennaio 2011
