La Tribuna di Treviso, la firma è quella di Silvano Focarelli
Niente Tommy Benvenuti, il metaman di Coppa. Fuori anche veterani come Maddock e Burton. Dieci facce nuove rispetto a Belfast in Celtic, compresi i ritorni di Williams, De Jager, Botes, capitan «Toni» Pavanello e, almeno in panca, di Michele Rizzo, operato in estate alla spalla. E ci mettiamo pure la conferma di De Waal, ormai titolare.
Franco Smith per l’addio casalingo alla Heineken rivoluziona ancora una volta il suo Benetton, sperando di trovare la combinazione giusta per aprire la cassaforte del Perpignan. Una partita che i franco-catalani devono assolutamente far loro, compreso il punto di bonus, ma Treviso non può certo stare a guardare: sotto sotto, anche se sarà durissima, medita un altro botto stile 10 ottobre 2009. «In Francia li facemmo soffrire — ricorda Smith — avanti 14-7, in partita sino a un quarto d’ora dalla fine, poi loro fecero 3 mete (finì 35-14, ndr). Immagino che il Perpignan venga qui per ottenere i 5 punti, ne hanno bisogno, ma anche si ricorderanno quella famosa sconfitta. Sappiamo che è possibile batterli». Magari ci vorrà un approccio un po’ diverso dalla settimana scorsa: in casa dell’Ulster avete preso 4 mete nel solo primo tempo. «Infatti, dovremo evitare di partire così male, ho le cifre di quel match: noi 60 placcaggi, loro 152, noi 132 «carry», palla portata avanti, loro 61. Il problema sono sempre gli errori che facciamo, ogni errore una meta subita. Bisogna evitare di sbagliare le cose semplici e soprattutto evitare di iniziare a giocare quando la partita è già persa ma, al contrario, metterci subito una grande intensità». Già, peccato che ci siano anche gli avversari… «Cercheremo di difendere Monigo come un fortino, voglio vedere un atteggiamento di questo tipo. Il Perpignan è club di alto livello, dispone di uno dei budget più ricchi in Europa, sono favoriti però vedremo di affrontarli nel modo migliore». Un XV piuttosto rivoluzio-nato. «Cerco sempre di ruotare tutti, non dimentichiamo che tra un po’ dovremo sostenere sostenere 4-5 partite senza i nazionali ed avremo bisogno di tutto il gruppo per affrontare avversari come ad esempio Munster e Ospreys». Per la vecchia conoscenza Perpignan (sarà il decimo confronto, 9-1 per i francesi), da registrare le assenze di Tchale-Watchou, Piante, Hume, Schuster e Geli, ma il XV di Jacques Brunel resta di grande valore, potendo contare su Jerome Porical, estremo e calciatore, il pilone Perry Freshwater, la terza linea Tuilagi, l’apertura Nicolas Laharrague, fratello minore di Julien e l’altro pilone, capitan Nicolas Mas.
