Treviso guarda avanti: in Heneken dobbiamo ripartire dal secondo tempo con l’Ulster

Un articolo di Silvano Focarelli su La Tribuna di Treviso

Si sapeva che l’Ulster non era il Viadana. Che giocare come contro gli Aironi, pur battuti due volte, non sarebbe stato sufficiente per vincere a Belfast, forse nemmeno a far bella figura. E così è stato. Il Benetton venerdì a Ravenhill ha giocato due partite: una, pessima nel primo tempo, persa 32-6, incassando 4 mete (e sono 31 in 12 match, 2 e mezza a partita: un po’ troppe). L’altra, migliore, vinta 7-0 nella ripresa: ma a babbo abbondantemente
morto. «Abbiamo sbagliato l’approccio — sentenzia Fabio «Mozzarella» Semenzato,
mediano di mischia — poi ci siamo svegliati troppo tardi, mostrando comunque una
reazione d’orgoglio che ci ha permesso nel secondo tempo di giocare alla pari, se non
anche meglio di loro. Logico che a questi livelli sprecare un tempo significa compromettere
la partita».
Un Ulster costretto a zero punti in 40 minuti è un piccolo record al vostro attivo, per quanto avessero già centrato il bonus.
«Può essere che loro si fossero un po’ appagati, ma aggiungerei che la nostra voglia di reagire li ha pressati parecchio: abbiamo attaccato molto, magari concretizzando
poco rispetto a ciò che abbiamo prodotto, anche fisicamente, però abbiamo mantenuto
a lungo il pallone. Ci abbiamo veramente provato a segnare mete, fino allo scadere».
Il Tmo ha sentenziato che non eri riuscito a mettere giù quel pallone: com’è andata esattamente?
«Oddio, dovrei rivedere l’azione: io ero sicuro di averla schiacciata, anche i ragazzi
dicono che probabilmente ero riuscito a toccare, ma se non l’hanno data significa
evidentemente che non ci ero riuscito, come invece c’erano riusciti loro nel primo
tempo…»
A parte il vostro approccio, l’Ulster aveva addosso una gran voglia di farsi perdonare sconfitte in serie.
«Sì, anche noi dopo le 4 di fila avevamo tirato fuori tutto il nostro carattere contro
gli Aironi. Per l’Ulster era l’occasione giusta per rifarsi, il guaio è che nel primo tempo
abbiamo lasciato fare esattamente quel che volevano».
Dove dovete migliorare di più, Fabio?
«Dobbiamo capire che ogni minuto regalato non si recupera più. Se poi se ne regalano
40 arrivano 32 punti sul groppone. E recuperare diventa impossibile».
Sabato torna la Heineken, sarete a Monigo con Perpignan, poi il Leicester fuori: due test match.
«L’obiettivo della stagione era maturare come squadra: affrontiamo i campioni di
Francia ed Inghilterra. Ben figurare sarebbe gran cosa».

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