Se i leoni si dimenticano di essere tali

L’analisi di Solorugby su Ulster-Benetton

Passati i Re Magi, ecco il turno dei Cavalieri dell’Apocalisse. Hanno la maglia bianca e rossa dell’Ulster sulle spalle e consegnano alla Benetton Treviso un passivo severo ma forse – almeno per quanto visto dal 41′ in poi – eccessivo. Ulster 32, Treviso 13 in un match che comunque è tale per 20′ appena. Prima cioè che a Belfast aprano la macelleria…
Poca eleganza, tanta sostanza. Pioggia e freddo becco, difficile aspettarsi rugby champagne al Ravenhill. I primi punti, apriti cielo, sono di Treviso: un paio di capocciate in mischia chiusa, un altro paio di fasi mandando in avanscoperta la bella (ma sterile) terza linea ed ecco il fuorigioco che De Waal tramuta in 0-3. Pochi minuti e l’Ulster risponde con la stessa moneta e Humphreys fa 3-3.
Al quarto d’ora le prime cattive notizie: Trimble trova una voragine tra i centri e nell’iperspazio serve Wallace che consegna a Pienaar una palla da corsa per segnare alla sinistra dei pali.
Nella mediana veneta si sente la mancanza di Botes. Tuttavia, alla seconda capatina nella metà campo irlandese, c’è anche il secondo calcio di De Waal. Un’inezia per tenere a freno un Ulster affamato di punti. Pienaar sembra un martello pneumatico imponendo un ritmo frenetico e costringendo i suoi uomini veloci a guadagnarsi la paga con la Benetton – appena un rumore di fondo – a corrergli dietro. Il tracollo si materializza in appena dieci minuti. Humphreys ne mette tre da centrocampo, Spence segna una meta che è il frutto di una spaventosa folata biancorossa e di un numero di cabaret della retroguardia ospite; D’Arcy ne firma un’altra finalizzando il festival del riciclo; Best infine guadagna la linea assieme ai propri compagni di reparto accartocciando il pack avversario. Bonus e 32-6.
Quaranta minuti a predicare rugby bastano a Pienaar, che dopo l’intervallo rimane negli spogliatoi. Smith, da par suo, toglie dal campo il fratello gemello di Benvenuti e sceglie la solidità di Garcia tra i centri. La buona notizia è che Treviso è ancora vivo e con la meta di Padrò lo dimostra.
Un lampo nel cielo buio, visto che l’Ulster non è certo stanco né appagato dal bonus. Pressione e pericolo costante dunque nei 40 metri trevigiani. Anche un break a 200 all’ora del pilone Court per mettere in agitazione una squadra scossa. Eppure non certo morta. E le forze fresche in mischia – Minto per Vosawai più la prima linea in blocco – portano i veneti a farsi nuovamente pericolosi. Peccato soltanto che il tutto si riveli l’occasione per l’Ulster di mostrarsi impeccabile anche in difesa. E dove non arrivano i padroni di casa, al 73′ arriva il tmo a negare a Semenzato la gioia per una meta di potenza su splendido off load di Sbaraglini.
I nomi e i curricula degli irlandesi alla vigilia parlavano da soli. Dalle parole, i Cavalieri dell’Apocalisse sono passati ai fatti e la sesta sconfitta trevigiana è arrivata in quei dieci terrificanti minuti.

ULSTER – BENETTON TREVISO 32-13 (32-6)
Ulster: 15 Adam D’Arcy; 14 Andrew Trimble (20′ s.t. McIlwaine), 13 Nevin Spence (32′ s.t. Whitten), 12 Paddy Wallace, 11 Simon Danielli; 10 Ian Humphreys, 9 Ruan Pienaar (1′ s.t. Marshall); 8 Pedrie Wannenburg, 7 Willie Faloon (7′ s.t. Ferris), 6 Chris Henry; 5 Tim Barker (7′ s.t. Tuohy), 4 Johann Muller; 3 BJ Botha (24′ s.t. Declan Fitzpatrick), 2 Rory Best (c) (32′ s.t. Brady), 1 Tom Court (32′ s.t. Young).
Treviso: 15 Kristopher Burton; 14 Ludovico Nitoglia, 13 Tommaso Benvenuti (5′ s.t. Garcia), 12 Alberto Sgarbi, 11 Andrew Vilk; 10 Willem De Waal, 9 Fabio Semenzato; 8 Manoa Vosawai (5′ s.t. Minto), 7 Alessandro Zanni, 6 Marco Filippucci (24′ s.t. Derbyshire); 5 Corniel Van Zyl, 4 Gonzalo Padrò; 3 Lorenzo Cittadini (17′ s.t. Allori), 2 Leonardo Ghiraldini (17′ s.t. Sbaraglini), 1 Ignacio Fernandez Rouyet (17′ s.t. Di Santo).
Arbitro: Leighton Hodges (Galles)
Marcatori: 5′ c.p. De Waal (0-3), 9′ c.p. Humphreys (3-3), 12′ m. Pienaar tr. Humphreys (10-3), 19′ c.p. De Waal (10-6), 23′ c.p. Humphreys (13-6), 25′ m. Spence tr. Humphreys (20-6), 29′ m. D’Arcy tr. Humphreys (27-6), 35′ m. Best (32-6); s.t.: 9′ m. Padrò tr. De Waal (32-13).
Calci: De Waal 3/3, Humphreys 5/6

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