Per la pagina web sul rugby del sito di Radio R101 ho intervistato l’ex ct azzurro George Coste. Mi ha detto la sua sull’eventuale (probabile, molto probabile) arrivo di Jacques Brunel sulla panchina azzurra dopo i Mondiali neozelandesi in sostituzione di Nick Mallett. Questo è quanto mi ha detto:
D’altronde questa mattina alcuni quotidiani si affrettavano nel definire Jacques Brunel – attuale allenatore del Perpignan, ex vice del ct della nazionale francese Laporte e probabile (al di là delle Alpi ne sono praticamente sicuri. E se il presidente federale Dondi ammette anche che un incontro c’è già stato…) sostituto di Nick Mallett sulla panchina azzurra dopo i Mondiali del prossimo settembre/ottobre – come un “George Costes degli anni Duemila”.
Sarà per la loro vicina provenienza geografica: Costes è nato a Perpignan, Brunel a Gers, entrambi hanno respirato l’aria dei Pirenei fin da piccoli. O per il carattere, molto diretto (troppo diretto secondo alcuni). Ad ogni modo il collegamento era stato fatto e il chiamare il George Costes “originale” è stato immediato.
Coste ha subito chiarito: “non so nulla. Conosco bene Brunel e rispetto il lavoro di Mallett”. Però poi si lascia andare e ritiene il tecnico del Perpignan più che all’altezza del ruolo e in grado di cambiare molte cose. E lancia pure un avvertimento sul “modo di essere” degli italiani. Non resta che sentire quello che ci ha detto.

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