BergaMauro (e Festuccia) e Fiamme Oro sempre più vicini. San Donà permettendo

Lancio ANSA delle 14 e 25

Mauro Bergamasco diventa poliziotto per giocare nelle Fiamme Oro? ”Presto vi farò sapere”, si è limitato a dire l’azzurro del rugby che ieri sera, come tutti i suoi compagni di nazionale, ha preso parte all’Event 2012, nell’incantevole scenario di Villa Silj, assieme a staff tecnico, dirigenti, autorità, sponsor vari e stampa specializzata.
In realtà il progetto è a buon punto, ma dipenderà ovviamente anche dalle Fiamme Oro, nel senso che prima la squadra della Polizia dovrà vincere lo spareggio-promozione, per salire nell’Eccellenza, di domenica a Prato contro i veneti del M-Three San Donà.
Ecco perche’ l’ex giocatore di Benetton Treviso e Stade Francais (con cui ha vinto 2 titoli francesi) prende tempo, e nel frattempo cerca di spostare l’attenzione sull’imminente tour degli azzurri nelle Americhe (”ora voglio far bene con la nazionale”), dove in questo mese giocheranno tre test contro Argentina, Canada ed Usa.
In realtà Mauro Bergamasco, per sua diretta ammissione, la domanda di concorso pubblico per il progetto sportivo delle Fiamme Oro, l’ha già fatta, presentandola entro il termine previsto del 10 maggio scorso. Il 33ene simbolo dell’Italrugby rientra anche nei limiti d’età per questo concorso, aperto a coloro che abbiano dai 17 ai 35 anni. A disposizione ci sono 23 posti per atleti, come recita il bando, ”da assegnare al Gruppo Sportivo Fiamme Oro”. Quelli a disposizione del rugby sono 4, ed in corsa non ci sarebbe solo Bergamasco, visto che anche l’altro azzurro Carlo Festuccia avrebbe fatto domanda.
(…) Non e’ escluso che alle Fiamme Oro Mauro Bergamasco possa anche cominciare una carriera da tecnico, in contemporanea a quella da giocatore, e di sicuro stando a Roma, lui che è anche specializzato in pedagogia, svolgerebbe al meglio un ruolo di efficace ‘testimonial’ di tutto il movimento. ”E’ un progetto a lungo termine, da portare avanti”, si è limitato a dire in attesa del risultato di domenica. Certo è che lo scopo istituzionale delle Fiamme oro è di ”mantenere e promuovere, anche tra i giovani, l’attività sportiva a livello agonistico per accrescere il patrimonio sportivo nazionale”.

5 pensieri su “BergaMauro (e Festuccia) e Fiamme Oro sempre più vicini. San Donà permettendo”

  1. Certo che in questo momento economico e sociale, anche solo che si pensi di pagare con denaro pubblico l’ingaggio di un giocatore come Bergamasco é incredibile, vorrei sapere se il buon Mauro prenderebbe i 1000-1200 euro che prende un agente. Le fiamme oro devono esistere per permettere agli sportivi di poter competere a livello internazionale (sci, scherma,ecc. ) non per partecipare con soldi di tutti ad un campionato nazionale contro società che si smazzano per trovare sponsor ecc. e che con le loro tasse pagano gli stipendi agli avversari. Mah…

  2. E’ assurdo che le Fiamme oro esistano in un campionato professionistico. Capisco nella ginnastica, nel nuoto o altri sport dilettantistici, ma da noi è follia.

  3. Domenica scorsa, nella caserma Gelsomini di roma, le Fiamme Oro vincono la partita di ritorno dei play off del campionato di serie A battendo la Capitolina con migliore differenza punti ripetto la partita dell’andata. Meritato il risultato anche se il divario era fortemente compromesso già alla notizia dell’incontro di spareggio: nelle Fiamme Oro “militano” professionisti “arruolati” nei ranghi dei migliori giocatori italiani non professionisti, mentre nella Capitolina militano ragazzini che sanno tanto di rugby ma non vedono una lira una. Infatti questa è la realtà migliore da vedere nel rugby italico, gestire una ottima squadra, un ottimo vivaio, degli ottimi tecnici senza spreco di denaro verso atletismi esteri: la dimostrazione sta nel fatto che la squadra viene ripescata in serie A e in un anno di lavoro insieme a un tecnico, che finalmente così si può chiamare (tale Cococcetta), arrivano alle semifinali di play off, con un manipolo appunto di ragazzini cresciuti nei vivai e cullati come campioni nostrani. Questa è la differenza che la FIR non guarda, permettendo franchigie, campionati, tecnici con traduttore simultaneo, e pochezza da record. Un’altra cosa che è permessa dalla FIR è proprio la compagine delle Fiamme Oro: bene due o tre considerazioni:

    gli atleti vengono arruolati per concorso pubblico per titoli: diploma, e referenze da Federazione, cioè aver partecipato a squadre nazionali: alcuni dei giocatori vincitori del concorso non sono diplomati, e non hanno mai partecipato a semplici raduni nazionali
    come fa una compagine pagata con i soldi dei contribuenti a fregiarsi di altri sponsor privati sulle maglie?
    Come mai la FIR permette che il loro campo da gioco non abbia la recinzione attorno allo stesso? L’arbitro come fa a controllare le persone presenti sul campo da gioco se lo stesso è un tutt’uno con gli spalti, la caserma, la palestra e il via vai del parcheggio degli automezzi di sicurezza pubblica?
    Ora che le Fiamme Oro sono in finale scudetto, dovranno per forza apportare qualche variante al loro gioco e alla loro formazione: la sofferenza del loro pacchetto di mischia nei confronti dei “ragazzini” dell’URC è stato sotto l’occhio di tutti, ed è inammissibile e fuori luogo sperare l’Eccellenza
    Questo lo scrivevo appunto la settimana scorsa all’uscita della partita appena terminta, adesso la notizia di Bergamasco con Festuccia: il parametro due pesi e due misure mi avvilisce proprio…

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