Tuttineri, ma anche un po’ rossi

Un gesto simbolico, ma di quelli che faranno rumore. perché la divisa degli all blacks è quella e basta. Maglia nera, calzoncini e calzettoni della stessa tinta. Unico altro colore autorizzato il bianco: per la felce (anche argentata), simbolo neozelandese, o magari il colletto. Al massimo. Ma ai prossimi mondiali la Nuova Zelanda con ogni probabilità scenderà in campo con una tenuta che avrà anche un tocco di rosso, anche se forse solo per una partita.
La felce, come potete vedere nella foto, sarà in tinta cremisi in onore di Christchurch, che per via di un terribile terremoto ha sofferto centinaia di vittime, gravissime distruzioni e perso la possibilità di ospitare le 7 gare qui previste per il torneo iridato (due quarti di finale e Australia-Italia incluse).
Che dite, vi piace?

L’AMI Stadium? Un disastro completo… Parola di premier

“L’AMI Stadium? Un disastro completo”. Così il premier neozelandese John Key ha defito lo stato dello stadio di Christchurch dopo averlo visitato. Il terremoto di febbraio ha provocato danni sia alle struttire che al terreno di gioco, dove sono comparse le bolle tipiche del fenomeno geofisico della “liquefazione”. L’AMI Stadium è stato dichiarato inagibile e i Crusaders non potranno giocare nemmeno una gara del Super Rugby 2011 sul loro terreno di gioco. Si nutrono speranze per il Mondiale: qui si dovrebbero giocare 7 partite, tra cui Italia-Australia e due quarti di finale. Ma dopo le parole del premier tutto sembra più difficile. “Ad ogni modo – ha assicurato Key- prenderemo presto una decisione”.

 

 

Christchurch, la situazione

Diecimila case di Christchurch potrebbero essere abbattute per i danni e le lesioni riportate dopo il terremoto di un paio di settimane fa, mentre altre centomila avranno bisogno di riparazioni. Lo ha annunciato il primo ministro neozelandese John Key, facendo sapere anche che lo stato di emergenza è stato prorogato per almeno altri sette giorni. Il bilancio delle vittime è fermo a 166, ma alla fine i morti dovrebbero essere circa 200.
Condizioni queste che non rendono ottimisti sulla possibilità della città di ospitare le sette gare in programma per i Mondiali di Rugby del prossimo settembre (tra queste anche Italia-Australia e due quarti di finale).

Te Matarae i Orehu. Ovvero la migliore haka del mondo

Un paio di settimane fa vi avevo parlato del Te Matatini, il festival di cultura maori che era in procinto di svolgersi a Gisborne, Nuova Zelanda.
Il festival si è regolarmente tenuto, il successo di pubblico è stato enorme.
Vincitore assoluto è stata l’haka kapa (scuola di haka) di Te Matarae i Orehu. Ma i premiati sono stati molti.
A questa pagina l’elenco completo, i resoconti degli eventi e un sacco di info.

Questo video è un piccolo esempio di quello che è andato in scena a Gisborne

All Blacks in sostegno di Christchurch

La bravissima Stefania Mattana ha scritto questo articolo per Rugby 1823.

Le stelle dello sport neozelandese si stringono attorno ai loro connazionali di Christchurch, flagellati in queste ore da una terribile scossa di magnitudine 6.3  che ha messo in ginocchio l’intero hinterland, causando oltre 65 morti e più di 300 dispersi. I messaggi di supporto sono moltissimi, e passano per lo più attraverso i social network.
Nel mondo del rugby, numerosissimi sono stati gli attestati di solidarietà ed affetto. Dan Carter, nato e cresciuto in quel di Christchurch, fa sapere tramite la sua pagina Facebook di dedicare tutti i suoi pensieri e preghiere alle vittime del terremoto, mentre il pilone degli Hurricanes Tialata manifesta assoluta incredulità e solidarietà: “Non ci posso credere, un altro terremoto a Christchurch!!! 6.3, spero che vada tutto bene, le mie preghiere sono con voi.”, scrive.
Le parole del suo compagno Weepu, invece, si commentano da sole: “Mi sento così impotente, vedendo questa gente. Spero solo di poter rendermi utile in qualche modo”. La rivalità che è solita esprimersi sul campo è ben lontana, adesso, in casa Chiefs, i prossimi avversari dei Crusaders. “Spero che i nostri fratelli Crociati stiano bene. É un triste giorno a Christchurch”, fa sapere Liam Messam.
I Blues, che hanno appreso la notizia in Sudafrica (giocheranno questo fine settimana contro gli Sharks), si affidano alle parole dell’ala Rokocoko per inviare il loro messaggio di vicinanza e solidarietà: “É il nostro primo giorno in Africa, ci siamo appena svegliati e abbiamo sentito le tristi notizie da Christchurch. Vi pensiamo, tutti quanti.”, scrive su Twitter, palesando anche il suo sollievo di aver sentito la sorella per telefono, illesa.
Anche gli avversari si sono fermati per dedicare un pensiero alle vittime di Christchurch. Sulle loro pagine Twitter sia Lote Tuqiri sia Bryan Habana hanno lasciato un messaggio di solidarietà alla popolazione neozelandese.
Non si sa ancora se le prossime partite in terra neozelandese saranno sospese o rinviate. Ma al momento, purtroppo, è davvero l’ultima delle preoccupazioni.