Più soldi per la serie cadetta. Lo ha annunciato la RFU, che ha fatto sapere chle squadre del secondo campionato inglese potranno contare nei prossimi quattro anni su un ammontare crescenti di finanziamenti federali. Si partirà dalle 345mila sterline della stagione entrante per giungere alle 380mila del 2015-2016.
Una decisione presa per dare maggiori garanzie finanziarie a club che in questa fase di estrema difficoltà economica generalizzata potrebbero soffrire e incontrare nuovi problemi.
Va comunque registrata l’insoddisfazione dei diretti interessati, che si aspettavano uno sforzo maggiore. Rob Andrew, professional rugby director della RFU, risponde sottolineando che rispetto a tre o quattro anni fa la situazione è decisamente migliorata e che non bisogna dimenticare che i club sono comunque imprese private e che la federazione non può coprire i costi delle società: alcune hanno problemi mentre altre vivono una condizione tranquilla.
Il problema del Championship rimane comunque l’assenza di una sponsor: per la Premiership invece Aviva immette nelle casse della RFU 20 milioni di sterline. Obiettivo dichiarato della federazione di Londra per il prossimo anno è di trovare un’azienda che leghi il suo nome al campionato cadetto inglese.
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Inghilterra, Matt Stevens lascia la nazionale. Mike Catt invece ci rimane
L’Inghilterra perde Matt Stevens ma “guadagna” Mike Catt. Il primo, 29enne con 44 caps già nel bagaglio, ha annunciato che lascia la nazionale per dedicarsi interamente al suo club, i Saracens. Il prima linea ha già annunciato la sua decisione al ct Stuart Lancaster e l’ha definita “una delle più difficili della mia vita”. Ora Stevens dovrà essere sostituito dalla lista dell’England Elite Player Squad.
Per un giocatore che va, un allenatore che resta. Mike Catt con ogni probabilità resterà parte integrante dello staff tecnico della nazionale inglese. Chiamato “ad interim” da Stuart Lancaster per il tour sudafricano, il coach degli trequarti dovrebbe ora rimanere con la nazionale sino ai Mondiali del 2015. Un annuncio ufficiale potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
3 ottobre: apre i battenti l’English Rugby’s Hall of Fame
Chris Robshaw, Martin Johnson, Pat Lam e Warren Gatland entrano nella English Rugby’s Hall of Fame. I quattro fanno parte di un gruppo di 28 tra giocatori e dirigenti che faranno il loro ingresso nel gotha ovale d’Albione ufficialmente il prossimo 3 otobre, quando a Londra si svolgerà una serata di gala e di raccolta fondi per opere sociali.Nella Hall of Fame entrarnno tutti i Director of the Year e i Rugby Player of the Year premiati sin dalla stagione 1997-98, quando cioè nacque l’attuale Premiership,
Danny Care, cadono le accuse di molestie sessuali
Una preoccupazione in meno per Danny Care. Il giocatore degli Harlequins era stato fermato a Leeds lo scorso 3 marzo con l’acusa di molestie sessuali.
Ora il Crown Prosecution Service e la polizia dello West Yorkshire hanno fatto sapere che Care non è accusato di alcunché.
Danny Care si è ovviamente detto felice della notizia e fa un altro passo in più per mettersi alle spalle mesi davvero difficili che gli hanno fatto perdere anche l’ultimo Sei Nazioni. Il ct Stuart Lancaster lo ha comunque già convocato per il recente tour della nazionale inglese in Sudafrica.
Bill Beaumont è il nuovo presidente della RFU
La RFU ha un nuovo presidente: si tratta di Bill Beaumont, ex capitano della nazionale inglese e il cui nome era indicato per quella carica già dallo scorso gennaio. Beaumont sarà in carica in un momento importantissimo per la federazione inglese, impegnata nell’organizzazione del Mondiale del 2015.
Diventando chairman Beaumont prende il posto di Paul Murphy, che passa al ruolo più onorifico e decisamente meno operativo di president.
