All Blacks in sostegno di Christchurch

La bravissima Stefania Mattana ha scritto questo articolo per Rugby 1823.

Le stelle dello sport neozelandese si stringono attorno ai loro connazionali di Christchurch, flagellati in queste ore da una terribile scossa di magnitudine 6.3  che ha messo in ginocchio l’intero hinterland, causando oltre 65 morti e più di 300 dispersi. I messaggi di supporto sono moltissimi, e passano per lo più attraverso i social network.
Nel mondo del rugby, numerosissimi sono stati gli attestati di solidarietà ed affetto. Dan Carter, nato e cresciuto in quel di Christchurch, fa sapere tramite la sua pagina Facebook di dedicare tutti i suoi pensieri e preghiere alle vittime del terremoto, mentre il pilone degli Hurricanes Tialata manifesta assoluta incredulità e solidarietà: “Non ci posso credere, un altro terremoto a Christchurch!!! 6.3, spero che vada tutto bene, le mie preghiere sono con voi.”, scrive.
Le parole del suo compagno Weepu, invece, si commentano da sole: “Mi sento così impotente, vedendo questa gente. Spero solo di poter rendermi utile in qualche modo”. La rivalità che è solita esprimersi sul campo è ben lontana, adesso, in casa Chiefs, i prossimi avversari dei Crusaders. “Spero che i nostri fratelli Crociati stiano bene. É un triste giorno a Christchurch”, fa sapere Liam Messam.
I Blues, che hanno appreso la notizia in Sudafrica (giocheranno questo fine settimana contro gli Sharks), si affidano alle parole dell’ala Rokocoko per inviare il loro messaggio di vicinanza e solidarietà: “É il nostro primo giorno in Africa, ci siamo appena svegliati e abbiamo sentito le tristi notizie da Christchurch. Vi pensiamo, tutti quanti.”, scrive su Twitter, palesando anche il suo sollievo di aver sentito la sorella per telefono, illesa.
Anche gli avversari si sono fermati per dedicare un pensiero alle vittime di Christchurch. Sulle loro pagine Twitter sia Lote Tuqiri sia Bryan Habana hanno lasciato un messaggio di solidarietà alla popolazione neozelandese.
Non si sa ancora se le prossime partite in terra neozelandese saranno sospese o rinviate. Ma al momento, purtroppo, è davvero l’ultima delle preoccupazioni.

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