Le migliori facce del Treviso. Bilancio di metà stagione

Gli “Oscar” de La Tribuna di Treviso

Individualmente, nel Benetton, i progressi di giovani ed emergenti confermano la qualità del didatta Smith; ma altri Leoni vivono involuzioni sensibili. L’Oscar di metà stagione va assegnato alle seconde linee: Van Zyl è un perno, capitan Antonio Pavanello merita il mondiale, Enrico Pavanello e Bernabò si sono rivelati innesti sicuri. Dietro, il caso più clamoroso è Maddock, oggetto misterioso ormai anche per Smith. Williams in passato aveva espresso ben altra Oscar a Van Zyl e capitan Pavanello continuità. L’exploit di Benvenuti è stato frenato, c’è un Nitoglia recuperato, l’affidabilità preziosa di Sgarbi. In mediana, la verve di Burton. De Waal ha l’attenuante dell’ingresso in corso d’opera, ma sembra parlare una sua lingua. Presto rientrerà Marcato? Dietro il pack, è sceso il rendimento di Botes, una delle chiavi del magico avvio. Nel pack, sofferenze inusitate in chiusa. La giostra dei piloni non funziona più, meglio le terze: Zanni sta rifiatando, dopo uno splendido avvio di stagione Derbyshire cresce a vista d’occhio, e con lui Filipucci. Barbieri e Vosawai pagano dazio pesante agli infortuni, Vermaak alla quota stranieri. Resta la curiosità per chi si è visto poco: Pratichetti, Sepe, Padrò, Gori. In un Benetton dove diversi stranieri non sono all’altezza delle aspettative, i margini di investimento sembrano più ampi. (a. p.)

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