Lo Statuto dice, lo Statuto fa: breve storia triste di bilanci approvati (in ritardo) e non pubblicati

Il Bilancio Consuntivo FIR è stato approvato una settimana fa, ma non è ancora disponibile. Il motivo? Prima di diventare pubblico deve avere il sì della giunta del CONI. Lo dice lo Statuto federale. Ma secondo quello stesso regolamento il Bilancio doveva essere approvato sei mesi fa. E sul Bilancio preventivo 2018…

Gli inglesi dicono “less is more” (anche se a onor della precisione va detto la frase fu coniata da un architetto tedesco, Ludwig Mies van der Rohe), quindi sarò velocissimo.
Mercoledì 10 ottobre, in quel di Bologna, il Consiglio Federale ha approvato il Bilancio Consuntivo 2017. O goia, o gaudio. Doveva essere approvato entro sei mesi fa, secondo quanto previsto dallo Statuto FIR, però non vogliamo mica formalizzarci su queste quisquilie, no? Cosa volete che siano sei mesi, su. Gufi disfattisti.
Tra l’altro, come recita il comunicato dell’11 ottobre, “Il bilancio, dopo una svalutazione del magazzino pari a 400.000€ circa, presenta un utile di euro 421.414€”. Evviva, il futuro ci sorride.

Però non sarebbe poi così brutto poterlo scaricare, leggere. Stamparlo per il puro gusto di farlo. Ma non si può, ancora non c’è. Sul sito FIR alle 9 del mattino del 17 ottobre nella pagina dei Bilanci Consultivi siamo fermi al 2016. Calma e gesso, su, che fretta c’è?
Comunque bisogna essere onesti: non è colpa della FIR, il fatto è che il Bilancio per essere pubblicato deve ricevere prima il via libera della Giunta del CONI. Lo dice chiaro e tondo lo Statuto federale, quindi non si può certo derogare. Sì, lo stesso Statuto in cui si legge che il Bilancio Consuntivo va approvato entro fine aprile.
Lo stesso documento che dice che il Bilancio Preventivo deve essere approvato entro il 30 novembre dell’anno che lo precede: il Bilancio Preventivo 2018 è stato però approvato ad aprile scorso, con un ritardo di cinque-sei mesi circa, e non è stato ancora pubblicato. Ma non vorrete mica fare i gufi disfattisti, no? Non state a spaccare il capello, su, rosiconi…
Ecco, io lo so che due torti non fanno una ragione, però direi che così non va bene. A naso eh.

22 pensieri su “Lo Statuto dice, lo Statuto fa: breve storia triste di bilanci approvati (in ritardo) e non pubblicati”

  1. Beh Hro, da come si gestisce una bottega, si possono capire tante cose.
    Ognuno ha il suo personalissimo elenco delle priorità. Tu l’argomento trattato magari manco lo consideri.
    Io, lo metto al primo posto del lungo elenco delle priorità.
    Poi magari scopriamo che risolto questo (assieme a tutto il resto della gestione FIR) gli altri problemi si dimezzano.

  2. Scusate, ma cosa prevede lo Statuto in caso di inadempienza e/o di ritardo nell’approvare il bilancio sia preventivo sia consuntivo?

  3. come già scrissi appena la notizia dell’approvazione rimbalzò sui siti: ben venga che alla fine sia arrivato ed ancora meglio che sia in positivo.
    adesso c’è da capire da cosa sia dato questo positivo, se sia, quindi, spot, dovuto a qualche taglio o entrata extra, o se sia ripetibile nel tempo.
    attendiamo fiduciosi la pubblicazione, sperando non sia in aramaico stretto e rendicontata in base 7, in modo da renderla più incomprensibile di un vangelo apocrifo

      1. ne abbiamo avuti anche in perdita, quindi…
        comunque, come puoi leggere, sono il primo che aspetta di capire la natura del positivo prima di stappare champagne

    1. i vangeli apocrifi mi sembrano abbastanza chiari, almeno quello di Giacomo. Personalmente un bilancio mi preoccupa molto di più 😉

  4. Il solo fatto che sia stato approvato 6 mesi dopo il termine dice tutto. Voglio fare la una previsione da complottista (pardon, “andreottiano”), nonché ovviamente “minus habens”: scommetto che l’attivo è dato dalla voce “contributi coni” maggiorata ad hoc ma senza la preventiva garanzia di copertura del coni stesso.

  5. Cari signori, mi spiace dirvi che non siete attenti. Io l’ho scaricato integralmente. Se qualcuno lo vuole vedere, non ha che chiedermi copia. Notte….

      1. pare che abbiano messo a positivo, facendolo risultare prestito fruttifero, il 1.600.000 euro cacciati alle zebre……

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