Test-match: l’Italia lotta ma non concede il bis, a Firenze vince l’Argentina 15-31

ph. Fotosportit/FIR

Gara che si gioca punto a punto per 70 minuti. Azzurri che giocano con lucidità, senza mai mollare, che mettono in difficoltà la mischia dei Pumas (soprattutto nel primo tempo) ma in attacco fanno troppa fatica e concretizzano poco. Punteggio troppo pesante per quello visto in campo. 

Parte meglio l’Argentina, che spinge nei primissimi minuti in maniera più ragionata. La nostra difesa soffre ma respinge l’offensiva e al 4′ è bravissimo Castello a rovesciare il gioco con una penetrazione profonda nella difesa avversaria: a farne le spese è Sanchez che prende un colpo (involontario) in testa ed è costretto a lasciare il campo, al suo posto Hernandez.
Azzurri che con il passare dei  minuti diventano più offensivi ed efficaci ma sono i Pumas ad andare per primi a punteggio con un piazzato del Mago al minuto 11 anche se solo 10 secondi dopo Canna pareggia il conto.
La partita rimane piuttosto equilibrata, l’Italia spinge un po’ di più e l’Argentina sembra giocare in maniera poco tranquilla ma nessuna delle due squadre sopravanza l’altra. La nostra mischia chiusa funziona bene e al 20′ si conquista una punizione che Canna mette tra i pali portando avanti la nostra formazione.
Al 26′ arriva però la prima marcatura pesante del match e porta i colori biancocelesti con Cancelliere che chiude una lunga azione d’attacco un po’ confusionaria dei Pumas che vengono respinti più volte dalla retroguardia italiana che però alla fine capitola. Sanchez non mette tra i pali e il tabellone dice 8 a 6 per gli ospiti.
L’Italia gioca bene e non demorde, il nostro pack mette ancora sotto la loro mischia e conquista un’altra punizione che ci porta a +1. Azzurri che a questo punto sono più lucidi e concentrati, sono bravi a minare tutte le certezze avversarie ma facciamo sempre fatica a costruire offensive davvero efficaci e paghiamo una velocità di esecuzione troppo bassa. Il primo tempo finisce 9 a 8 per noi, risultato che ci sta un pochino stretto per quello visto in campo. Non molto, ma un pochino sì.

L’inizio del secondo tempo vede un’Argentina più compatta, determinata e lucida. Sanchez al 46′ marca tre punti ma Canna lo imita al 48′, Italia ancora avanti di un punto.
Rimaniamo troppo spesso e troppo a lungo lontani dai 22 metri avversari e commettiamo qualche errore di troppo in fase difensiva: al 54′ ne approfittano i sudamericani che si prendono altri 3 punti sempre con Sanchez dalla piazzola. Azzurri che rispondono subito con un drop di Violi, che sceglie di calciare in una situazione in cui però forse si poteva puntare alla meta.
Al 59′ nuovo sorpasso argentino sempre da fermo. E’ una fase abbastanza caotica della partita, i ragazzi di O’Shea spingono ma non c’è molta lucidità e al 65′ per l’indisciplina (abbondante ed equamente distribuita tra le due squadre per tutta la partita) sprechiamo una ottima occasione.Non fanno lo stesso gli argentini al 69′ che trovano la meta di sfondamento di Kremer al termina di una lunga azione, Sanchez trasforma e porta i suoi oltre il break: 15-24. Al 76′ terza meta argentina con Tuculet. Vincono con merito i Pumas che hanno sofferto molto nel primo tempo ma che nel secondo hanno preso in mano le redini della partita pur senza mai dominarla, se non negli ultimi minuti quando il risultato era ormai cristallizzato. Peccato.
A lunedì.

Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Leonardo Sarto, 13 Tommaso Boni, 12 Tomasso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Federico Zani, 18 Dario Chistolini, 19 Federico Ruzza, 20 Giovanni Licara, 21 Tito Tebaldi, 22 Ian McKinley, 23 Matteo Minozzi
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Canna (13′, 20′, 32′, 48′)
Drop: Violi (57′)

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Sebastian Cancelliere, 13 Matias Orlando, 12 Santiago Gonzalez Iglesias, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamon, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Santiago Garcia Botta
Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Enrique Pieretto, 19 Guido Petti, 20 Banjamin Macome, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Juan Martin Hernandez, 23 Matias Moroni
Mete: Cancelliere (27′), Kremer (69′), Tuculet (76′)
Conversioni: Sanchez (70′)
Punizioni: Hernandez (11′), Sanchez (46′, 54′, 59′, 77′)

44 pensieri su “Test-match: l’Italia lotta ma non concede il bis, a Firenze vince l’Argentina 15-31”

  1. Ecco. Qesta volta Canna mi è piaciuto e invece McKinley no. Per quanto mi riguarda (e non conta un fico secco) cìè una continuità nelle prestazioni un pò bislacca.
    Partita strana e piena di errori. Peccato che loro ad un certo punto abbiano cominciato a farne meno.

  2. Mah, non farei drammi… certo che questo fitness ancora non è al top! 🙂
    Ho trovato l’Italia debole mentalmente, quando ha avuto l’occasione non ha mai affondato… anzi si è adeguata, come fa spesso…
    alla fine loro invece hanno alzato il ritmo e noi siamo rimasti a guardare.
    Avrei messo Mckinley dentro molto prima, per accelerare il ritmo e tentare di vincerla, insomma Mckinley assieme a Minozzi, almeno 20’…
    3/4 delle Zebre non così scoppiettanti, forse l’Argentina non sono i Kings… 😉
    Però non vorrei che il vero irlandese buono per noi sia Bradley, con COS dor, manager, presidente, quello che volete, per carità… 🙂

  3. Dimenticavo. Grazie Violi per il drop!
    amo il drop perchè lo trovo il gesto atletico più completo e chi lo fa deve avere anche un pizzico di incoscienza per prendersi quella responsabilità.
    In una partita così povera di idee offensive, quel drop è stato proprio una bella cosa.

      1. No, non scherzo. Se c’è la possibilità e si hanno le palle per provarci io applaudo e sono con lui comunque vada.
        Per capirci, mi piace rivedere alcune partite degli AB quando giocava il Carlos Spencer dei momenti migliori perchè è quello il tipo di gioco che mi diverte.
        Certo che se sei al 6N e te la stai giocando punto a punto con una di quelle 5, meglio il piazzato. Ma lì si gioca per vincere, non per fare esperienza anche su quelle cose che non si fanno mai.

    1. Oddio insomma! Anche io adoro i drop (dovrebbero valere 4 punti) ma in quel caso si doveva cercare il colpo grosso!! Sarebbe cambiata la partita e le vocine nella testa sarebbero venute agli argentino, come è capitato dopo, alla seconda meta con noi.

      1. Vedendola da fuori mi sembra che ci sia stato un problema di poca fiducia in quello che si poteva fare: al 32° del primo tempo, sul punteggio di 8 a 6 per loro, invece di cercare i tre punti si sarebbe potuto ottenere una rimessa dai 5 metri e cercare di marcare una meta.
        Sul drop uguale, con il vantaggo bisognava avere la faccia tosta di cercare la meta.
        Oh poi dal divano è davvero facile parlare 😉

      2. anch’io.
        Ma a loro mancano le idee per farla… secondo te non avrebbero aspettato il piazzato se non avesse tirato il drop?

      3. Condivido. Ero allo stadio e nel preciso momento in cui Violi ha scelto il drop ho capito che avremmo perso. In quel momento, secondo me, una meta si poteva fare e passare avanti di 5 o 6 punti avrebbe cambiato decisamente il livello di pressione sugli avversari. Vantaggio sfruttato malissimo e partita un pò buttata alle ortiche…sigh!

    2. Andrease sul drop di Violi sei altamente ironico spero? Scelta che peggio non poteva fare….spero almeno sia stata presunzione e le egoismo di vedere il suo nome nel tabellone perché se vermente Violi ha pensato che fosse la cosa migliore in quel momento con il vantaggio appena chiamato…beh penso sia la scelta peggiore vista una partita internazionale dopo il rifiuto dell’Inghilterra di cercare il piazzato contro il Galles al mondiale!

      1. Mi spiace confermarlo ma a mediani siamo messi da cani….e pensare che Violi sia il migliore (perché è il migliore) mi viene il brivido! Intanto Trussardi altri 60 min oggi, dai!

      2. Naturale che avrei preferito avessero cercato la meta!
        Ma non lo fanno quasi mai! E in quel caso avrebbero aspettato il piazzato, quindi è per questo che dico meglio un drop.

        Il senso è: meglio un drop della solita banalità visto che l’attacco non è in grado di andare in meta se non col carretto.

      3. Scelta sbagliata in quel momento, si doveva tentare il bersaglio grosso, c’ era anche superiorità al largo; male che fosse andata tornati sul calcio davanti ai pali..che poi il drop sia un bel gesto tecnico e difficile non ci piove, ma quando ha un senso logico..

  4. Non parlerei dei singoli, in fondo c’è stato un calo collettivo quando i Pumas han cambiato ritmo alla partita…ci sono cose buone da cui ripartire, altre su cui lavorare, come l attacco. Forse sarebbe il caso che Catt lavorasse più belle franchigie, non possiamo pretendere che in nazionale ci si inventi chissà cosa…
    Con una vittoria l obiettivo di novembre è stato raggiunto

  5. La difesa dell’Italia è veramente una nota di merito ai ragazzi
    Prestazione di livello contro giocatori abituati ad attaccare da ovunque
    La differenza tra noi e loro sta negli ultimi dieci minuti
    Violi non doveva provare il drop ma alzare il cross Kick e cercare la metà
    Avrei azzardato più drive maul nei loro 22
    Peccato ma va bene così

    1. Al posto di Hayward? Spero proprio no! Se non é entrato nei 23 nelle prime due difficilmente partira titolare nella terza..
      Minozzino nei pochissimi palloni toccati ha fatto intravedere le sue qualità, spero possa giocare più minuti anche se contro i bastioni saffas..

      1. Beh hayward ha giocato da cani e ha sulla coscienza due delle mete fatte dall’argentina.
        Difficilmente Padovani potrebbe far peggio! 😇

  6. Giornata soleggiata in quel di Firenze, spettatori 21.000 circa, ottima compagnia.

    Peccato, speravo che il restare attaccati al match fino all’ultimo quarto e anche più bastasse per mettere il tarlo alle certezze argentine ma non è stato così.

  7. Vista dal vivo … la cosa che mi è piaciuta meno del nostro secondo tempo sono stati i posti vuoti del Franchi. Mischia che è stata nettamente superiore , questa la cosa che mi è piaciuta di più. In attacco però poco poco , zero sostegno … ci manca la cazzim come direbbe Canna (che si conferma un ottimo piazzatore)

    1. @Pumba cazz…. vuoti del Franchi le tribune piene , erano semivuote solo le curve…. boh… ero allo stadio, diciamo che eravamo al 75-80 % circa di occupazione.

      1. Nn lo so Tony , può essere che la mia impressione sia stata data dalla voglia che avevo di vedere un Franchi strapieno e festante … però ho letto da qualche parte che c’erano 21000 persone ed il Franchi può ospitarne 40000 … non vuoto assolutamente ma pochini secondo me … e me la prendo con i miei pigri corregionali ! Poi non sono riuscito nemmeno a mangiare il lampredotto e questo ha dato il colpo di grazia al mio umore …

    1. Posso correggerti?
      Al momento noi non siamo in grado di fare abbastanza per vincere. C’è ancora un profondo gap tra noi e loro.

  8. Non abbiamo vinto con una mischia dominante in uno dei loro punti forti! Non sono andati in crisi, non si sono disuniti: tendo a pensare che sia un merito del rugby che frequentano abitualmente. Si chiama solidità mentale?
    Loro hanno vinto sulla nostra debole consistenza sui break down. Ormai questa fase di gioco è più importante della mischia chiusa, a meno che non si sia capaci di segnare da prima fase. Peccato che solo gli AB e gli australiani siano capaci di farlo con una certa regolarità (un po’ meno gli aussies!) con i tempi che corrono.
    Altro limite evidente: le nostre terze in attacco non ci sono, non alimentano la manovra.
    L’ultima metà argentina viene da un attacco portato dai nostri 22, sterilizzato! Hayward non mi pare molto in palla. Idem X Sarto.
    Il calo fisico degli ultimi 20 minuti è stato netto. Canna nella gestione della squadra in difficoltà non mi pare che dia il meglio di sé. Tende a adeguarsi.
    Sugli exit strategy abbiamo ampi margini di miglioramento, due calci di liberazione di Canna sono stati imbarazzanti! Anche questo non alimenta la fiducia della squadra in se stessa.

      1. Che poi a volerla vedere tutta, loro alla fine di una stagione logorante sarebbero dovuti calare, noi all’inizio, belli freschi e pimpanti con le iniezioni degli specialisti no! C’è qualcosa che non torna…

  9. A parte gli errori di handling e qualche scelta discutibile, come, in una occasione, aver piazzato, invece di insistere con la mischia, con l’ arbitro che teneva la mano in tasca e avrebbe potuto dare un giallo agli argentini e anche una meta tecnica per noi, e nell’ occasione del drop goal di Violi, nella quale, con il vantaggio in mano, si poteva puntare a bersaglio grosso (attenzione, ho scritto discutibili e non sbagliate, perchè, in entrambe le occasioni, comunque si è portato a casa del macinato!!) i nostri, per 60 minuti, hanno disputato un match di assoluto valore, poi, a chiunque, dei presenti allo stadio, che capisse un po’ di Rugby, è stato chiaro che l’ inerzia del gioco era passata completamente nelle mani degli argentini, che la partita a casa non l’ avremmo portata e che era questione soltanto di limitare il più possibile il divario nello score; non è un problema di fitness, è che nel Rugby, alla lunga, i valori vengono fuori e l’ Argentina, oggettivamente, è di un livello un po’ superiore al nostro, punto e stop!!
    Stadio pieno per un buon 80%, vuoti soltanto glii spicchi di fianco alle curve e per uno stadio obsoleto, dove le curve sono a una distanza siderale da terreno di gioco e non si vede una cippa lippa, considerando anche che l’ Argentina non ha quell’ appeal, a parte per chi segue il Rugby, che hanno le altre tre grandi dell’ Emisfero Sud, mi è parsa una buona affluenza (mi ricordo aver assistito, una quindicina di anni fa, a un match Italia-Argentina, con entrambe le curve vuote e con ampissimi spazi vuoti sia nei distinti, che in tribuna!!).
    Sono stato estremamente felice di aver, a fine partita, finalmente, dato un volto ed essermi un po’ intattenuto, con alcuni degli altri utenti del blog, con cui da anni mi intrattengo e, in alcuni rari casi, a volte anche mi scontro!!!

    1. @Hrothepert mi hai un poco risollevato il morale questa mattina con la tua analisi. Io mi ero illuso, anche perché sarebbe stata una inestimabile occasione per il nostro rugby (mentre il calcio esce, il rugby…). Vabbè, prima o poi i sogni finiscono. Ma come dice quel tale, bisogna crescere per ricominciare a sognare di nuovo!

      1. @gisye, te l’ ho risollevata si la giornata, ho messo così tanti errori nel mio scritto da poter far ritenere a chiunque che, in confronto a me, di essere un Premio Nobel per la Letteratura!!!!
        A mia, parziale, scusante c’ è il fatto che ho scritto in fretta e furia, tra una lavastoviglie e l’ altra, perchè questa mattina mia moglie mi ha obbligato alla pulizia di tutti i bicchieri del mobile bar (voi non immaginate quanti io ne abbia!!) e dell’ interno dello stesso!!! 😀

  10. Per me non vi è stato un calo fisico ma mentale: subita la meta del -9 gli azzurri si sono spenti perché, consapevoli loro stessi della sterilità in attacco, hanno capito che quello era un divario troppo ampio.
    L’unico giocatore che trovo “fastidioso” è Sarto, alterna cose interessanti a vaccate galattiche e sempre: la bellezza con cui è andato a placcare Cancellieri a 5m dalla nostra linea di metà, la mancata posizione con conseguente “in-avanti” su restart, il calcetto a seguire finito out su nostro vantaggio in attacco sabato scorso.
    Bene ha fatto O’Shea a cambiarlo con Minozzi. Sarto ha spesso questo atteggiamento indolente in Nazionale, molto meno con i Warriors, che si dia una regolata.
    E sempre bene il cambio di Violi dopo quel egoistico drop e il calcio a seguire eseguito malissimo nei nostri 22.
    Per il resto (sarà, come dice qualcuno, responsabilità delle III di Treviso meno performanti in attacco delle Zebrate) ma il gioco produci mete dei 3/4 parmensi in azzurro non si vede proprio.
    Boh….

    1. Anch’io Bangkok sono dell’idea che poi che un calo fisico sia un calo mentale…e la cosa per certi aspetti è più preoccupante.
      Per quanti riguarda Canna secondo me ha fallito l’ennesima prova di maturità! Sarebbe anche bello da vedere e a volte fa cose molto interessanti ma lui va bene solo per il gioco di Bradley dove vuole che si attacchi a testa bassa….ma se deve usare l’intelligenza tattica apriti cielo! Mi aspetto McInley contro il SudAfrica così come mi aspetto Licata!

  11. Avete detto tutto voi…solo un piccolo appunto sui sostegni perennemente in ritardo quando si riesce a prendere un buco o un avanzamento importante, e questo già dal primo tempo.

  12. È atavico il problema di non riuscire a fare due buone prestazioni di seguito. E qui, malgrado ci sia qualche perlustrato che insista nell’irridire il discorso relativo al fitness, c’è ancora da lavorare parecchio. Ed è umano che ci vogliano ben più di dodici mesi.
    Oltretutto è una questione mentale, dai tempi del mens sana in corpore sano.
    Che poi ci manchino due 3/4 di livello mondiale ( almeno uno che sia in mediana ) e’ l’altro dei nostri limiti.
    Ma la strada intrapresa è quella giusta.
    Non ne vedo altre ed avrei piacere che i criticoni mi illuminassero sulle loro…

  13. Da come ne ho sentito parlare pareva che la prestazione italiana fosse da schifare…rivedendo la partita invece mi è parso che si sia giocato anche bene a sprazzi.
    Ricordiamoci che noi eravamo per l’Argentina quello che le fiji erano per noi: una squadra da battere. Stop.

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